Nel 2025 continuano a emergere importanti aggiornamenti riguardanti la fiscalità dei vecchi frontalieri tra Svizzera e Italia. Tra le novità principali figura il primo scambio ufficiale di informazioni fiscali tra i due Paesi, riguardante anche i frontalieri che risiedono oltre 20 km dal confine o che non rientrano quotidianamente in Italia.
Con l’introduzione del Decreto Omnibus e la nuova lista dei Comuni italiani di frontiera, molti lavoratori – pur impiegati da anni in Svizzera – non sono più considerati “vecchi frontalieri”, con il risultato che saranno tassati in Italia anziché in via definitiva in Svizzera. Tuttavia, a questi è concessa la possibilità di optare per un’imposta sostitutiva del 25% sull’imposta alla fonte già trattenuta in Svizzera.
Una delle questioni più delicate riguarda il limite massimo di 45 giorni all’anno in cui il frontaliere può non rientrare al domicilio per motivi di lavoro. Il superamento di tale soglia può comportare la perdita del regime agevolato e l’assoggettamento fiscale in Italia, con impatti anche retroattivi. I datori di lavoro non hanno l’obbligo di monitorare questi giorni, quindi la responsabilità ricade sul singolo lavoratore.
In parallelo, resta in vigore la regola secondo cui il telelavoro è fiscalmente consentito solo fino a un massimo del 25% del tempo annuo. Anche qui, è il dipendente a doversi autodenunciare in caso di superamento, dato che non esiste un obbligo di comunicazione da parte dell’azienda né uno scambio sistematico di dati tra i due Stati.
Infine, sono state chiarite alcune situazioni complesse, come quelle legate ai distacchi temporanei in altri Cantoni svizzeri o all’estero: in alcuni casi non si perde lo status di vecchio frontaliere, in altri sì, con effetti fiscali rilevanti. Resta aperta la questione della gestione delle trasferte e del loro impatto sulla definizione di frontaliere.
In conclusione, si consiglia ai lavoratori interessati e ai datori di lavoro di verificare attentamente la propria situazione fiscale e, se necessario, richiedere assistenza specializzata per evitare doppie imposizioni o sanzioni future.